Del tutto particolare è la testa di leone scolpita nell’arenaria, che fu trovata in un angolo della cella destra della tomba meridionale nel tumulo di Montecalvario. Poiché al momento dello scavo la camera risultava molto danneggiata dall’asportazione delle pietre dei muri per essere riutilizzate come materiale da costruzione nelle vicinanze, è probabile che anche la scultura non avesse più la posizione originaria. La cavità cilindrica sulla faccia superiore, provvista di due fori passanti, suggerisce infatti che la testa fosse una base sulla quale si inseriva un altro elemento (colonna lignea?), mentre lo stesso soggetto raffigurato avvicina la scultura di Montecalvario agli animali reali o mostruosi che avevano il compito di proteggere le tombe aristocratiche, particolarmente diffusi nell’agro di Vulci. La testa felina non trova confronto in ambito etrusco ma condivide l’ispirazione vicino- orientale con le prime grandi sculture in pietra d’Etruria, come quelle di Casale Marittimo, di Vetulonia (tumulo della Pietrera), di Cerveteri (tomba delle Statue a Ceri) e, oltre Appennino, con le stele bolognesi.