Lo scarabeo di corniola richiama l’altra gemma simile trovata a Poggio La Croce. Questo esemplare però, che è quasi integro e conservava ancora un residuo dell’anello di verga di bronzo nel quale era inserito, permette di cogliere la raffigurazione quasi completa del lato inciso come sigillo: un uomo, nudo, svetta sopra un cane accovacciato nel quale gli scavatori suggeriscono di riconoscere Eracle che affronta il cane Cerbero, ma che richiama anche altre scene, rappresentate sugli scarabei, di uomini che giocano con cani. Appartiene alla produzione dello stile “a globolo” (IV sec. a.C.)