Ad agosto torna a Castellina in Chianti Calici di Stelle, la manifestazione che anima tutta Italia nel mese di agosto promossa dall’Associazione nazionale Città del Vino e dalle cantine del Movimento Turismo del Vino. Tra le molteplici iniziative in programma nel comune di Castellina da sabato 6 a mercoledì 10 agosto, si inseriscono anche le aperture notturne del Museo Archeologico del Chianti senese e della Rocca medievale con orario continuato dalle 11 alle 24 con ingresso gratuito dalle ore 19, e uno speciale appuntamento a tema dedicato ai piccoli avventori del Museo.
Nel pomeriggio di lunedì 8 agosto infatti alle ore 16.30, protagonisti sono gli etruschi e il simposio con l’attività dal titolo Un tesoro divino. Caccia ai reperti e messa in scena di un banchetto etrusco.
Svariati sono i reperti che testimoniano la pratica aristocratica del consumo condiviso del vino presso gli etruschi, ereditata dal mondo greco e in voga anche nel Chianti di epoca etrusca. Vasellame e strumenti specifici erano riservati ai diversi momenti del banchetto: anfore finemente decorate per contenere vino, grandi vasi di terracotta per mescolare vino e acqua, brocche per la mescita, grattugie per aggiungere alla miscela formaggio, colini per filtrarla, attingitoi per distribuirla infine nelle coppe dei commensali. Un vero e proprio servizio funzionale al convivio che secondo la tradizione avveniva dopo il pasto. Un momento di aggregazione importante per la società antica che in origine doveva avere una forte connotazione sacrale per la funzione del vino, bevanda divina per eccellenza, e che certamente era occasione per le famiglie etrusche di affermare con i mezzi della convivialità il proprio ruolo e posizione sociale.
La varietà delle forme ceramiche e dei materiali utilizzati – dalla ceramica, al bucchero e al bronzo – è ben rappresentata all’interno della collezione sia dai corredi funerari che dai resti degli insediamenti. Il laboratorio prende l’avvio da tale varietà per ricomporre idealmente un servizio da banchetto etrusco. Ogni bambino ha infatti il compito di andare alla caccia fra le vetrine del museo per trovare uno dei componenti, indagarne l’uso e crearne un fedele fac-simile in 2D. Dalla scoperta dell’uso e di come si impugnava ciascuno degli oggetti, prende avvio un’improvvisazione teatrale in cui ciascun partecipante (investito di un vero nome etrusco) indossa i panni di un personaggio etrusco ben caratterizzato. Guidati dalle operatrici i bambini si calano in una scena di finzione in cui le loro azioni e le loro parole devono essere più possibile attinenti al personaggio che rappresentano. Al tempo stesso all’interno della cornice solo in parte delineata, esiste ampio spazio per la libertà creativa e i colpi di scena più fantasiosi. Il laboratorio si basa sui concetti di storytelling applicato alla storia e di immedesimazione quali elementi imprescindibili di coinvolgimento attivo per imparare divertendosi.
L’attività è pensata per bambini di età compresa fra i 7 e gli 11 anni.
La partecipazione è gratuita e richiede la prenotazione.
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