Insediamenti, fortezze e santuari: dall’età arcaica alla conquista romana
Nel corso del V secolo mentre le città etrusche meridionali prevalgono sui territori a loro assoggettati e le aristocrazie rurali sembrano scomparire, nell’Etruria settentrionale interna i potentati locali nelle campagne non appaiono penalizzati rispetto ai centri maggiori, quali Chiusi, Volterra, Fiesole e Arezzo. Nel Chianti i centri periferici del potere non sono documentati con la straordinaria evidenza delle età orientalizzante e arcaica, ma ci sono testimonianze della continuità di frequentazione in diversi luoghi, della vitalità degli itinerari che ancora attraversano la regione e dei contatti con le più prossime città etrusche di Volterra e Fiesole.
Gli oggetti recuperati nel poggio di Salingolpe, abitato etrusco in prossimità d Castellina, e negli scavi archeologici dell’insediamento e del santuario di Cetamura (Gaiole), dell’insediamento sulla sommità di Poggio La Croce (Radda) e del santuario d’Impruneta provano che i luoghi furono attivi e frequentati dalla tarda età arcaica a quella ellenistica. L’influenza delle città dell’Etruria settentrionale sul Chianti è testimoniato da tipi e forme di molti manufatti.